gola

2022

Spieghiamo cos'è la gola e perché è considerata un vizio nella morale cristiana e nella società laica. Inoltre, gli altri peccati capitali.

La gola inizia nel momento in cui mangi o bevi senza sentirti affamato o assetato.

Cos'è la gola?

La gola è definita uno dei sette peccati capitali della teologia cattolica cristiana, intesa come appetito eccessivo o gusto eccessivo per il cibo e/o le bevande. Il termine deriva dal latino gola, "Gola" o "gola", che era metaforicamente associata all'atto della deglutizione.

La gola è considerata una vicesia nella tradizione cristiana che nella società donne laiche, ed è spesso interpretato come una ricerca patologica di ricompense emotive o sollievo attraverso consumo di altre sostanze. Si tratta quindi di un concetto vicino a quello delle dipendenze, e nella tradizione religiosa cristiana ne faceva parte il bere, cioè l'eccessiva assunzione di bevande alcoliche.

Nell'ambito di morale Christian, che condivide con molti altri tradizioni La punizione degli eccessi, della gola inizia nel momento in cui si mangia o si beve senza avere fame o sete, cioè quando lo si fa per il puro piacere e non per ottenere sostentamento. Infatti, secondo teologi come Fray Andrés de Olmos, Adamo ed Eva stessi incorrono in questo peccato mangiando il frutto dell'albero proibito, avendo a disposizione il resto del Giardino dell'Eden.

Quindi, la gola potrebbe manifestarsi secondo il cristianesimo in diversi modi: ingerendo cibo e bere eccessivamente, quando non serve, consumare sostanze sapendo che sono dannose per la salute o che sono al di fuori della portata economica dell'individuo, e mangiare con voracità prestando più attenzione al cibo che agli altri commensali.

Altri peccati capitali

A parte la gola, gli altri sei peccati capitali (ognuno opposto a una delle virtù teologali) erano:

  • Il vai a, inteso come rabbia eccessiva, rancore e odio.
  • Il lussuria, intesa come pratica sessuale eccessiva, viziosa o immorale.
  • Il orgoglio, inteso come il punto massimo di arroganza e di credersi al di sopra di Dio.
  • Il invidia, inteso come odio per i successi e felicità alieno e il desiderio di distruggerli.
  • Il avarizia, inteso come eccessivo attaccamento ai beni materiali e alla ricchezza.
  • Il pigrizia, intesa come pigrizia o assoluta mancanza di operosità.
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