vice

2022

Spieghiamo cosa sono i vizi, come sono legati alle dipendenze e alle virtù. Inoltre, il suo significato nel linguaggio e il suo significato giuridico.

Quello che viene considerato un vizio dipende dal contesto culturale e sociale.

Che cos'è un vizio?

Un vizio è chiamato una sorta di fallimento, difetto o cattivo abitudine, soprattutto per quanto riguarda comportamenti tenuto da morale e immorale. Cosa in alcuni? società può essere considerato vizioso, in altri può essere accettabile o normale. Cioè, dipende in gran parte dal tuo contesto e del valori socialimorale con cui si valuta.

Comunemente, i vizi sono associati all'illegalità e al pericolo, così come alle cattive attività di vita, come alcune dipendenze. Si comporta come il consumo ricreativo di alcol, tabacco e altro sostanze, così come la tossicodipendenza, o anche la cattiva condotta personale, come la menzogna, l'egoismo o il ridicolo, sono spesso considerati vizi.

Allo stesso modo, nel caso di giurisprudenza Inglese, si usa la voce vice ("Vice") per riferirsi ad atti criminali minori: prostituzione, gioco d'azzardo, dissolutezza e oscenità. Invece, secondo la morale cristiana, ad esempio, i vizi sarebbero legati ai peccati capitali e altro atteggiamenti considerato peccaminoso o inappropriato.

Tuttavia, il termine vizio è usato anche nel linguaggio popolare per riferirsi a un'attività che viene svolta con troppo entusiasmo, o attraverso il quale possiamo dimenticare il resto del mondo: "ballare è un vizio per me", "che giocare a crea dipendenza”, e così via.

Vizi e dipendenze

Il fumo può sembrare più innocuo ma provoca malattie gravi.

Sebbene molte delle dipendenze odierne siano tradizionalmente viste come vizi, non lo sono necessariamente. Questo perché le dipendenze sono comportamenti che sfuggono al controllo delle persone che ne soffrono. Pertanto, sono vere malattie, e non semplicemente nel comportamento riprovevole o immorale.

Alcune di queste dipendenze sono:

  • Tossicodipendenza. Detta anche tossicodipendenza, è il consumo compulsivo di sostanze stupefacenti o psicotrope, generalmente illecite (sebbene vi sia anche dipendenza da droghe legali), che spinge gli individui a sacrificare tutto nelle proprie vita per ottenere una dose crescente della sostanza.
  • Alcolismo. Questo è il nome dato alla dipendenza da alcol e ai cambiamenti comportamentali che provoca. Le persone alcoliche non possono astenersi dal consumare qualche tipo di liquore, e ad ogni consumo l'effetto sul proprio corpo si accentua, provocando maggiori danni fisici e deteriorando il comportamento con quantità sempre minori consumate.
  • Gioco d'azzardo Dipendenza dal gioco, in genere da giochi d'invito e d'azzardo, ma può letteralmente essere qualsiasi gioco che deve essere giocato in modo compulsivo, indipendentemente dalle conseguenze delle scommesse fatte, che porta naturalmente alla perdita di ciò che si possiede e può essere la porta per altre dipendenze compensatorie.
  • fumare La dipendenza da sigaretta può sembrare la più innocua delle dipendenze della lista, ma i componenti delle sigarette sono noti per essere cancerogeni e sono legati a varie malattie cardiorespiratorie o vascolari.

vizi linguistici

Un altro significato della parola "vizio" ha a che fare con l'uso sciatto del linguaggio, cioè con certe forme di discorso o addirittura di scrittura che rovinano il discorso, contraddicono le norme grammaticali o ostacolano la comprensione. Questo si chiama "vizi del linguaggio", e alcuni esempi sono:

  • Il pleonasmo. Questo è il nome dato all'uso di esuberi e parole "risparmiare" in a preghiera, come nel caso di "Ieri sono andato a casa di Pedro a ritirare la sciarpa che Pedro mi ha prestato", dove la seconda allusione a Pedro è superflua, poiché quella informazione si può dedurre dal primo.
  • L'apocope. Per apocope si intende l'elisione di alcune lettere all'interno di una parola, per guadagnare velocità o volume, ma in alcuni casi può piuttosto fare uno scherzo. È il caso dell'uso di "primer" invece di "primer" per un referente femminile: "questa è la prima volta che lo faccio", invece del corretto "questa è la prima volta che lo faccio".
  • Il queismo e il dequeismo. Entrambi i fenomeni consistono, rispettivamente, nella sottrazione o aggiunta non necessaria della particella grammaticale "di" in certi tipi di frasi. Si chiama queísmo quando viene omesso, sostituendo "quel" per "quel", e dequeísmo quando viene fatto il contrario. Ad esempio, è come dire "so cosa hanno realizzato" invece di "so cosa hanno realizzato"; mentre è dequeísmo dire "Poi Pablo mi ha detto che mi amava" invece di "Poi Pablo mi ha detto che mi amava".

Vizi della volontà

Un atto compiuto sotto intimidazione non è volontario.

Nel linguaggio giuridico è comune parlare di vizi della volontà o vizi del consenso. Sono determinate condizioni che impediscono che un atto venga considerato da un tribunale come volontario e consapevole. Cioè elementi che, quando dati, invalidano la discussione che la persona ha fatto ciò che ha fatto di sua spontanea volontà.

Questi vizi sono generalmente i seguenti:

  • Ignoranza o errore. Una persona che ignora le conseguenze o i significati di un'azione non può essere giudicata per averle commesse consapevolmente, ma per aver commesso un errore, cioè per aversene fatto una falsa idea.
  • Dolo. Si riferisce a simulazione, dissimulazione e inganno, o in generale a trucchi, astuzie e macchinazioni di una delle parti, il che significherebbe che la persona non ha compiuto un'azione volontariamente, ma è stata ingannata.
  • Violenza o intimidazione. Neanche le azioni compiute sotto forza irresistibile o un fondato timore di punizione o disonore possono essere considerate volontarie.

Vizio e virtù

Se i vizi sono le nostre abitudini "negative" o "immorali", cioè quelle che ci squalificano da un ideale di società, le virtù sono l'opposto. Una virtù è un tratto della personalità tenuto alto, altruista o desiderabile. In certi immaginari religiosi costituiscono l'opposto del peccato, cioè i tratti che garantiscono la salvezza.

Il cristianesimo, infatti, possiede le sue virtù teologali: fede, speranza e carità. In altre aree, responsabilità, generosità, onestà e il puntualità sono prese come virtù.

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