lussuria

2022

Spieghiamo cos'è la lussuria, l'origine del termine e perché varie religioni la condannano. Inoltre, altri peccati capitali.

La lussuria è condannata dalle religioni che hanno una visione restrittiva del sesso.

Cos'è la lussuria?

La lussuria è comunemente intesa come il desiderio esacerbato e incontrollabile di piaceri sessuali, cioè un desiderio sessuale irrefrenabile e distruttivo. Questo significato del termine deriva da morale religioso giudeo-cristiano (e soprattutto cattolico), secondo il quale è considerato uno dei sette peccati capitali, cioè i sette peccati primordiale, contrariamente al virtù teologali Cristiano.

Tuttavia, il termine deriva dalla voce latina lusso ("Lusso"), usato nell'antica Roma per riferirsi all'accumulo di possedimenti, senza un senso peccaminoso. A quest'ultimo si aggiunse il Cristianesimo, che dalla fine del III secolo divenne il religione ufficiale dell'Impero Romano, e che, come molte altre religioni, ma soprattutto i monoteismi abramitici (cioè ebraismo e islam), avevano una visione restrittiva del sesso.

Pertanto, possiamo trovare in entrambi i testamenti della Bibbia e nel Corano numerose condanne sia della dissolutezza sessuale che del comportamento sessuale "immorale" o "improprio", sempre associato alla lussuria.

È possibile che il cambiamento di significato della parola (da "lusso" a "sesso vizioso") abbia a che fare con lo spreco e la dissolutezza tipici dei ricchi e potenti dell'antica Roma, che solevano dare banchetti e feste in cui il cibo , sesso e alcol erano liberamente consumati dagli ospiti.

In ogni caso, l'idea della lussuria come peccato grave faceva parte della morale cristiana che prevaleva nel medievale europea da secoli. Tale morale, nei suoi momenti più puritani, obbligava al sesso senza godimento e interamente dedito alla procreazione, e quant'altro era considerato comportamento lussurioso, che avrebbe mandato il peccatore nel secondo girone dell'inferno (secondo la rappresentazione di Dante Alighieri nel suo Divina Commedia).

Altri peccati capitali

A parte la lussuria, gli altri sei peccati capitali erano:

  • Il vai a, inteso come rabbia eccessiva, rancore e odio.
  • Il gola, inteso come gusto eccessivo per il cibo (e per le bevande).
  • Il orgoglio, inteso come il punto massimo di arroganza e di credersi al di sopra di Dio.
  • Il invidia, inteso come odio per i successi e felicità alieno e il desiderio di distruggerli.
  • Il avarizia, inteso come eccessivo attaccamento ai beni materiali e alla ricchezza.
  • Il pigrizia, intesa come pigrizia o assoluta mancanza di operosità.
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