qualità di una persona

2022

Spieghiamo quali sono le qualità di una persona, il loro rapporto con il quadro morale, le differenze con i difetti e gli esempi di entrambi.

Alcune qualità nascono con la persona e altre si acquisiscono nel tempo.

Quali sono le qualità di una persona?

Quando si parla delle qualità di a personaCi riferiamo ai suoi tratti fondamentali e identitari, cioè a quell'insieme di caratteristiche che lo definiscono e che in qualche modo lo distinguono dagli individui che lo circondano.

Questi tratti possono essere propri (nati con la persona) o acquisiti (appresi nel tempo), e possono essere valutati positivamente (virtù) o negativo (difetti); quest'ultimo a seconda del quadro morale e culturale da cui sono guardati. Ad esempio, la tradizione cristiana valorizza certe qualità e condanna certi difetti, più o meno diversi da quelli di altri. regioni culture del globo possono essere apprezzate e condannate.

La parola qualità deriva dal latino qualità, che potrebbe essere tradotto come "proprietà particolari e distintive". Tuttavia, nel tempo ha acquisito un certo significato positivo: così, oggi, di solito associamo le qualità a quei tratti che consideriamo notevoli di noi stessi, cioè a quei tratti distintivi che non ci vergogniamo di riconoscere. Gli altri, invece, sono difetti.

Infatti, i termini qualità e qualità sono etimologicamente correlati, essendo quest'ultimo molto più chiaro ed evidente nel suo apprezzamento positivo. Oggi possiamo dire che una delle qualità più desiderate di un prodotto, ad esempio, è che sia di qualità.

Punti di forza e di debolezza

Solitamente distinguiamo le qualità, cioè le caratteristiche notevoli, dai difetti, le caratteristiche riprovevoli, quando si parla di una persona (soprattutto se si tratta di noi stessi). Tutto ciò che consideriamo positivo o quantomeno fondamentale in qualcuno sarà una qualità; mentre tutto ciò che è negativo o quantomeno imbarazzante di qualcuno è un difetto.

Possibili esempi di qualità personali sono:

  • Il onestà, la capacità di dire il verità e non mentire.
  • Il responsabilità, la volontà di farsi carico di ciò che si dice o si fa e di affrontarne le conseguenze.
  • Affidabilità, che è la capacità di essere degni di fiducia, cioè di non deludere gli altri e di mantenere la parola data.
  • Il assertività, cioè la capacità di esprimere opinioni e di esprimersi in modo da non offendere gli altri, ma anzi incoraggiarne la comprensione.
  • La gratitudine, la volontà di restituire ciò che si riceve e valorizzare gli sforzi degli altri che vanno a proprio vantaggio.
  • Il lealtà, la capacità di impegnarsi frontalmente per una causa o con qualcuno e di rimanere fedeli, invece di agire alle spalle degli altri.
  • Generosità, che è la capacità di distaccarsi a favore degli altri quando è necessario.
  • Prudenza, cioè capacità di valutare rischi prima di decidere di farlo in modo responsabile.
  • Compassione, cioè la capacità di lasciarsi commuovere dal dolore degli altri.
  • Il creatività, talento per il pensiero originale e l'inventiva.
  • La tenacia, cioè la capacità di rimanere concentrati su un obbiettivo Nonostante gli svantaggi.
  • Il disciplina, che è la capacità di governarsi e di non cedere agli impulsi.
  • Il pazienza, quale è tolleranza verso i difetti degli altri e la generosità con il proprio tempo e le proprie energie.
  • Il resilienza, che è la capacità di superare gli inconvenienti ed emergere rafforzati attraverso apprendimento personale.
  • Il modestia, cioè il fatto di non credersi più degli altri.

Invece, sono esempi di difetti personali:

  • Invidia, che è la tendenza a rattristarsi per i successi degli altri e a volerli per sé pur non meritandoli.
  • Slealtà, l'opposto della lealtà, cioè la tendenza a cambiare schieramento e cause a seconda dei casi.
  • Opportunismo, che è la tendenza a cogliere le opportunità indipendentemente da chi è ferito o da quali promesse sono state fatte in precedenza.
  • Incoscienza, detta anche avventatezza, che consiste in il processo decisionale senza soppesare i rischi e senza pensare prima di agire o di parlare.
  • Ignoranza, cioè la tendenza a parlare ed esprimere opinioni su ciò che non si sa.
  • L'inettitudine, che è la scarsa capacità di risoluzione di i problemi come conseguenza di pochi conoscenza o poca disposizione personale.
  • Irresponsabilità, tendenza a incolpare gli altri per le proprie colpe e a non assumersi le conseguenze di ciò che viene fatto o detto.
  • L'impertinenza, tendenza a dire o fare le cose nel minor momento possibile o nel minor contesto possibile.
  • La meschinità, l'opposto della generosità, è la scarsa capacità di distacco e il desiderio di monopolizzare tutto ciò che è bene per sé, a scapito degli altri, anche quando si tratta di cose molto banali o superflue.
  • Il orgoglio, detta anche arroganza, che è la tendenza a credersi più degli altri, cioè il contrario dell'umiltà.
  • Insincerità, che è la tendenza a dire bugie e nascondere informazioni a proprio vantaggio.
  • Goffaggine, intesa come poca abilità nel gestire situazioni, fisiche o sociali (in quest'ultimo caso, prive di cattive intenzioni).
  • La rabbia, chiamata anche intrigo, che è la capacità di manipolare gli altri a proprio vantaggio, disarmando le persone l'una dall'altra per rimanere sempre come l'unico individuo neutrale o nobile.
  • Il pigrizia, che è la scarsa capacità di lavoro o la tendenza a rallentare in questioni vitali o importanti.
  • Irascibilità, cioè la tendenza ad arrabbiarsi e ad arrabbiarsi in situazioni che non lo meritano.
  • Crudeltà, che è la scarsa capacità di simpatizzare con la sofferenza degli altri e l'insensibilità nel provocarla, sia per tornaconto personale, sia per pura gratuità.
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