bellezza

Cultura

2022

Spieghiamo cos'è la bellezza per l'arte e la filosofia. Inoltre, cosa è considerata la bellezza umana e quali tipi di bellezza esistono.

La bellezza può essere trovata in più aree come paesaggi, suoni o persone.

Cos'è la bellezza?

Non è facile definire la bellezza, al di là di quanto detta dal dizionario: che sia la qualità che attribuiamo a ciò che è bello, a ciò che troviamo esteticamente gradevole o che riteniamo piacevole da percepire. Questo vale per entrambi gli oggetti, scenariosuoni, quanto a persone, spazi e animali, ma è un concetto di costruzione storica capace di variare immensamente da uno cultura all'altra e da un'epoca all'altra.

La bellezza è un concetto astratto, tradizionalmente legato a quelli di armonia, Bilanciaproporzione, le cui caratteristiche fondamentali derivano dal tradizione cultura di ogni persona, per questo si dice spesso che “la bellezza è negli occhi di chi guarda”. Infatti, apprezzare il bello è considerato, ancora oggi, una forma di piacere per chi osserva, e non tanto per chi ha tanta bellezza.

La tradizione considera la bellezza come il fine ultimo di arte: gli artisti cercano di trovarlo o almeno di catturarlo in un mezzo in modo che possa essere apprezzato da altri. In tal senso, la bellezza è intesa come qualcosa di apprezzabile nel realtà, cioè qualcosa che lo sguardo dell'artista cattura dal mondo.

Tuttavia, la bellezza non è una questione esclusiva per gli artisti, e se ne sono occupati per tutto il storia i pensatori più diversi, che hanno cercato di definirlo o comprenderlo meglio. Nella gente comune, la capacità di percepire la bellezza è tradizionalmente conosciuta come "gusto" o "buon gusto". Il contrario della bellezza sarebbe la bruttezza.

La bellezza secondo la filosofia

I primi tentativi di definire la bellezza vengono dall'antichità classica, in particolare dal Grecia antica. I filosofi del tempo consideravano la bellezza come una questione di proporzione tra le parti della cosa, cioè gli oggetti simmetrici tendevano ad essere più belli di quelli asimmetrici.

Tuttavia, Platone (c. 427-347 a.C.) considerava la bellezza come un'idea indipendente delle cose belle, essendo una manifestazione della vera bellezza, che si trova nell'anima umana e alla quale si accede solo attraverso conoscenza. Nella stessa tradizione, la bellezza faceva parte di una triade di valori insieme al bene (il bontà) e con verità, così che ciò che è bello deve essere necessariamente buono e vero.

Il concetto classico di bellezza è sopravvissuto fino al Rinascimento, fortemente associato ad una concezione aristocratica del società (Le principesse, ad esempio, erano sempre belle, mentre la gente comune o la gente comune era brutta e grottesca), ereditata dal medioevo.

Tuttavia, il concetto ha intrapreso un importante cambiamento filosofico con l'ingresso nel Età moderna, quando cominciò a essere considerata una questione di percezione, cioè una questione soggettivo, che possono essere relativizzati secondo diverse tradizioni culturali.

Così, ad esempio, filosofi soggettivisti come l'inglese John Locke (1632-1704) sostenevano che l'esistenza della bellezza è inseparabile dalla mente che la percepisce, cioè l'opposto di ciò che ritenevano gli oggettivisti (poiché la consideravano logicamente, un tratto oggettivo).

Per i soggettivisti la bellezza era tra le qualità secondarie degli oggetti, cioè non è considerata una caratteristica essenziale delle cose, apprezzabile da tutti, ma una caratteristica attorno alla quale può esistere disaccordo.

La bellezza umana

Ciò che è considerato bellezza dipende dalla soggettività, dal tempo e dalla cultura.

La bellezza umana è quella che viene attribuita, fin dall'antichità, alla Corpo umano, sia maschio che femmina. Nell'antica Grecia, ad esempio, i corpi degli uomini erano soggetti a concetti ideali (orecchino) attribuiti soprattutto agli dei e agli eroi tragici e alle loro rappresentazioni scultoree.

In tempi successivi la bellezza ha avuto la tendenza a concentrarsi, invece, sul corpo femminile, e si è costruita un'intera industria della bellezza il cui scopo è fornire alle donne strumenti cosmetici per "abbellirsi", secondo standard come quelli che ispirano le donne concorsi di bellezza come il Miss Universo.

Tuttavia, la bellezza umana non è diversa da altri tipi di bellezza, né è soggetta a meno soggettività e variazioni storiche. Ad esempio, il corpo femminile più aggraziato per gli standard europei medievali era quello della donna grassoccia e grassoccia, emblema di salute e benessere materiale in un'epoca di carestia e miseria diffusa.

Mentre in tempi industriali, in cui questi fattori non incidono così tanto sulla cultura, nelle stesse geografie ci si aspetta che la bella donna sia snella e voluttuosa. Ogni canone della bellezza umana risponde, quindi, a un tempo ea una cultura specifici.

Tipi di bellezza

Non esiste una tipologia universale di bellezza, così come non esiste un concetto rigoroso per comprenderla. Tuttavia, vengono utilizzate classificazioni informalmente ampiamente disperse e varie del bello, che danno origine a tipi come i seguenti:

  • Bellezza naturale, quella che non richiede accessori o interventi cosmetici, ma è il risultato della mano stessa della natura. È usato principalmente per riferirsi alla bellezza femminile.
  • La bellezza cosmetica, contrariamente alla bellezza naturale, sarebbe una bellezza "artificiale" o "acquisita", poiché è il risultato di interventi cosmetici il cui scopo è adattare un corpo a un modello di bellezza stabilito: trucco, abbigliamento, chirurgia plastica, ecc.
  • La bellezza esteriore, percepibile da tutti e supportata dalle apparenze, è tradizionalmente considerata una forma di bellezza superficiale, cioè che a prima vista suggerisce la bellezza di un individuo, ma che può essere contraddetta dal suo modo di essere o dalla purezza del suo sentimenti.
  • La bellezza interiore, contrariamente al caso precedente, si applica al mondo interiore delle persone, cioè alla loro bellezza profonda che si svela solo a chi si prende il tempo per conoscerla. Quindi, è possibile che una persona che non è molto bella fuori sia bella dentro e viceversa.
  • Bellezza esotica, quella che viene da culture diverse dalla propria o che risponde a canoni estetici estranei, ma riconoscibili. Una bellezza esotica può essere quella di una persona di altre latitudini, per esempio.
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