teoria dei sistemi

Tecnologia

2022

Spieghiamo cos'è la teoria dei sistemi, chi ne è stato l'autore e quali sono i suoi principi. Inoltre, la teoria dei sistemi nell'amministrazione.

La teoria dei sistemi consente l'analisi dall'elettronica all'ecologia.

Cos'è la teoria dei sistemi?

È noto come teoria dei sistemi o teoria generale dei sistemi allo studio dei sistemi in generale, da una prospettiva interdisciplinare, cioè che copre diversi discipline.

La sua aspirazione è identificare i vari elementi e tendenze identificabili e riconoscibili dei sistemi, cioè di qualsiasi entità chiaramente definita, le cui parti sono interrelate e interdipendenti e la cui somma è maggiore della somma delle sue parti.

Ciò significa che per avere un sistema, dobbiamo essere in grado di identificare le parti che lo compongono e deve esserci una relazione tra loro tale che modificandone uno modifichi anche gli altri, generando modelli di comportamento prevedibili.

D'altra parte, ogni sistema ha un rapporto con il suo ambiente, al quale si adegua in misura maggiore o minore e rispetto al quale deve sempre potersi differenziare. Tali considerazioni, come si vedrà, possono essere applicate al biologia, alla medicina, a sociologia, al gestione a partire dal Affare e molti altri campi della conoscenza umana.

Tuttavia, la Teoria Generale dei Sistemi, considerata come una metateoria, aspira a preservare la sua prospettiva generale e globale dei sistemi, senza proporre nulla di troppo specifico. Ad esempio, consente di differenziare tra i tipi di sistemi in base alle loro caratteristiche essenziali, ma non si preoccupa di quale tipo di oggetti specifici compongono quel sistema.

Autore di Teoria dei sistemi

La teoria dei sistemi non è il primo tentativo di Sii umanoo per trovare un approccio generale agli oggetti reali, ma nasce nel XX secolo come tentativo di dare nuova vita all'approccio sistemico del realtà.

Il suo scopo era quello di superare alcune delle fondamentali dicotomie o opposizioni del filosofia classico, come il materialismo contro il vitalismo, il riduzionismo contro il prospettivismo o il meccanismo contro la teleologia.

Questa teoria, infatti, è nata all'interno della biologia, disciplina nella quale svolge ancora un ruolo fondamentale, quando nel 1950 il biologo austriaco Ludwig von Bertalanffy ne presentò per la prima volta i fondamenti, sviluppando e applicazioni.

In questa formulazione, studi di Carlo Darwin e il padre della cibernetica, Norbert Wiener. Era il supporto di teorie più complesse e successive che partivano dalla nozione di base di sistemi, come la Teoria del Caos o sviluppi più recenti che cercano di applicare la Teoria Generale dei Sistemi a gruppi umani e Scienze sociali.

Principi di teoria dei sistemi

Gli esseri viventi sono sistemi che condividono informazioni e materia con l'ambiente.

Secondo questa teoria, ogni sistema è composto da:

  • Ingressi, ingressi o ingressi. Quali sono quei processi che incorporano informazione, Energia o materia per il sistema, proveniente dall'esterno.
  • Output, prodotti o output. Che si ottengono attraverso il funzionamento del sistema e che generalmente lasciano il sistema all'ambiente esterno.
  • Trasformatori, processori o throughput. Meccanismi del sistema che producono cambiamenti o convertono input in output.
  • Risposta. Quei casi in cui il sistema converte i suoi output in input.
  • Ambiente. Tutto ciò che circonda il sistema ed esiste al di fuori di esso, che a sua volta costituisce un sistema all'interno di un altro sistema e così via all'infinito.

In base a quest'ultimo fattore si riconoscono tre tipologie di impianti:

  • Sistemi aperti. Coloro che condividono liberamente le informazioni con i propri ambiente.
  • Sistemi chiusi. Coloro che non condividono informazioni di alcun tipo con il loro ambiente. Sono sempre sistemi ideali.
  • Sistemi semiaperti o semichiusi. Quelli che condividono il minor numero di informazioni possibili con il loro ambiente, pur senza essere chiusi.

Approccio sistemico

L'approccio sistemico è l'approccio a un oggetto, situazione o materia secondo le regole di un sistema, cioè mantenendo una prospettiva sistemica, per determinare gli elementi che lo compongono e la relazione tra loro, nonché i loro input e output di informazioni rispetto al mondo esterno al sistema.

Questo tipo di approccio si basa sulla distinzione tra il generale e il particolare, e propone quindi due letture fondamentali:

  • Strutturale. Consiste nell'identificazione dell'interno del sistema, dettagliando i suoi componenti, la sua struttura e le funzioni tra di loro. È una specie di radiografia dei sistemi.
  • Integrante. Consiste nella valutazione del funzionamento del sistema e della pertinenza dei suoi elementi, valutando aspetti quali prestazioni, entropia ed efficacia.

Teoria dei sistemi in gestione

Come in altre aree della conoscenza, l'amministrazione ha beneficiato dell'incorporazione della Teoria Generale dei Sistemi, soprattutto in tempi recenti.

Per cominciare, l'americana Mary Parker Follet ha usato questa teoria per confutare numerose visioni del management classico. Da allora, la comprensione delle aziende e organizzazioni poiché i sistemi descrivibili non sono cessati.

Nel mondo postindustriale, la teoria dei sistemi è diventata uno strumento concettuale molto importante, in quanto i processi di trasformazione della materia o di ottenimento efficacia dei costi possono essere descritti secondo i suoi principi.

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