personificazione

Linguaggio

2022

Spieghiamo cos'è la personificazione o la prosopopea e vari esempi in poesia. Inoltre, metafora, iperbole e confronto.

La personificazione permette il dialogo con entità astratte come la morte.

Che cos'è la personificazione?

La prosopopea o personificazione è a figura letteraria che consiste nell'attribuire ad a animale, proprietà di oggetti o entità inanimate umano, ad esempio parlareagire, reagire o sentire, per esprimere al meglio un'idea al riguardo. È una specie di metafora ontologico, cioè a Figura retorica per abbellire, valorizzare o dare originalità a quanto detto.

La prosopopea è considerata una risorsa stilistica fittizia, poiché conferisce proprietà umane a chi ne è sprovvisto, spesso come pretesto per "dialogare" o "affrontare" detti referenti. Ad esempio, è usato in poesie o canzoni in cui parli all'amore, al destino o a Morte, Come se fossero persone con cui puoi discutere.

È una risorsa molto comune nel poesia, canzoni e in generale nella narrativa letteraria. È anche possibile parlare di personificazione quando si creano simboli o caratteri che rappresentano o incarnano simbolicamente a nazione oa un'idea, come lo zio Sam degli americani, che rappresenta il Paese.

Esempi di personificazione

I seguenti sono esempi dell'uso della personificazione nella letteratura (in corsivo è indicata la prosopopea):

  • Da “Spagna, toglimi quel calice” di César Vallejo (Perù):

"Figli del mondo, questo
madre Spagna con la sua pancia
sulle spalle;"

  • Da “A un olmo seco” di Antonio Machado (Spagna):

“L'olmo centenario in la collina
che lecca il Duero
!”

  • Da "Il paese del sole" di Rubén Darío (Nicaragua):

"Com'è?
tu sorella armoniosa fai canta al cielo grigio, la tua voliera di usignoli, il tuo formidabile carillon?"

  • Da "Scacchi" di Jorge Luis Borges (Argentina):

"Quando i giocatori se ne sono andati,
quando il tempo li ha consumati,
il rito non sarà certo cessato”.

Metafora

Le metafore sono un insieme di figure retoriche o letterarie che hanno in comune un principio di funzionamento: quello di attribuire direttamente proprietà o caratteristiche di un'altra a una cosa, al fine di stabilire un rapporto di somiglianza che sia eloquente, bello o originale.

È una risorsa ampiamente utilizzata in canzoni e poesie, che opera in un modo molto simile alla similitudine o confronto, con l'eccezione che non utilizza un nesso tra i termini confrontati.

Per esempio:

  • "Ha portato la sua solitudine sulla schiena." Per indicare che la solitudine lo feriva o lo tormentava, si usa il paragone con un peso che porta sulla schiena.
  • "Gli mostrò le perle della sua bocca." Per indicare il candore e la bellezza dei denti del carattere, sono paragonati alle perle.

Confronto

La similitudine o confronto È anche una figura retorica, molto simile alla metafora nel senso che mette a confronto o confronta due referenti per attribuire all'uno caratteristiche dell'altro, ma in questo caso tale confronto è evidente e indiretto, poiché richiede un legame che renda è esplicito: "mi piace", "simile a", "simile a", "quale", ecc.

Per esempio:

  • "Aveva gli occhi nerissimi." Per indicare il grado di oscurità di quegli occhi, vengono paragonati al nero corvino da un nesso ("simile").
  • "L'uomo è fuggito, come un uccello appena liberato". Per indicare il modo in cui l'uomo è fuggito, viene utilizzato un confronto per mezzo di un nesso ("che"), confrontandolo così con la situazione dell'uccello appena liberato.

Iperbole

L'iperbole è un tipo di metafora, cioè una figura retorica, in cui viene effettuato un confronto tra due referenti, stabilendo così una proporzione esagerata, che deve essere interpretata non letteralmente, ma figurativamente. In altre parole, è un'esagerazione che viene effettuata per scopi espressivi.

Per esempio:

  • "Pedro era alto come un Montagna”. Per indicare che Pietro era molto alto e robusto, è paragonato a una montagna, il che è letteralmente impossibile, ma figurativamente valido.
  • “Quello è stato un cambiamento dal paradiso a terra”. Per indicare che si è trattato di un cambiamento radicale, lo si confronta con due cose radicalmente opposte, il cui rapporto è estremo, esagerato.
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