sviluppo cognitivo

Psicologia

2022

Spieghiamo cos'è lo sviluppo cognitivo e in cosa consiste la teoria di Piaget. Inoltre, le quattro fasi dello sviluppo cognitivo.

Lo sviluppo cognitivo inizia nella prima infanzia.

Che cos'è lo sviluppo cognitivo?

Quando si parla di sviluppo cognitivo, ci si riferisce alle varie fasi che consolidano la capacità innata del essere umano pensare, ragionare e usare i tuoi strumenti mentali. È un processi graduale, che ha i suoi inizi nella prima infanzia, e che motiva il desiderio dell'individuo di comprendere il proprio ambiente e integrarsi nel società.

Gli studenti di questo processo separano e delimitano i suoi stadi progressivi, per capire a che punto della vita si acquisiscono certe cose abilità mentale. In questo, ovviamente, le condizioni oggettive (fisiche, sociali, emotive) in cui l'individuo si sviluppa. Questa specifica crescita delle capacità è nota comeapprendimento cognitivo.

Nel descrizione Da queste fasi, vari studiosi come Jean Piaget, Toldan, Gestalt e Bandura hanno proposto i loro approcci a un sistema scientifico che li comprenda. Il più noto è forse ilTeoria dello sviluppo cognitivo dallo svizzero Piaget, che funge da base per vari approcci educativi incentrati sull'arricchimento dell'esperienza dell'infanzia o "educazione aperta".

Le teorie di Piaget hanno contribuito non solo in questo campo, ma anche alla comprensione dell'intelligenza umana, apprendimento e le varie forme di pensiero.

La teoria di Piaget

Dai due ai sette anni il bambino impara ad assumere ruoli immaginari.

Piaget ha proposto la sua teoria sulla natura e lo sviluppo dell'intelligenza umana a metà del ventesimo secolo e ne ha rivoluzionato la comprensione. Secondo i suoi postulati, lo sviluppo cognitivo avviene attraverso una serie di fasi diverse e riconoscibili, il cui inizio avviene nell'infanzia e richiede percezione, adattamento e manipolazione dell'ambiente, mentre il bambino esplora attivamente il mondo.

Le quattro fasi dello sviluppo cognitivo proposte da Piaget sono:

  • Stadio sensomotorio o sensomotorio. La fase iniziale del processo, che inizia con la nascita e culmina con la comparsa del linguaggio articolato semplice (circa due anni di età). Si tratta di una fase esplorativa, in cui l'individuo cerca di raccogliere quanto più possibile dalla sua interazione con l'ambiente, sia attraverso Giochi, movimenti non sempre volontaria, e una considerazione egocentrica dell'universo diviso tra l'"io" del soggetto e "l'ambiente". In questa fase si apprende anche che gli oggetti del mondo, anche se non sono chiaramente differenziati, rimangono anche se non li vediamo.
  • Fase preoperatoria. Questa seconda fase si svolge tra i due ei sette anni, ed è caratterizzata dall'apprendimento di ruoli fittizi, cioè dalla possibilità di mettersi nei panni di qualcun altro, di agire e di utilizzare oggetti di natura simbolica. Il pensiero astratto rimane difficile, così come il pensiero logico, e invece prevale il pensiero magico.
  • Fase delle operazioni concrete. Tra i sette e i dodici anni, questa è la fase in cui il pensiero logico comincia a portare a conclusioni valide, anche se i gradi di astrazione più complessi possono essere difficili. Una certa tendenza a egocentrismo nell'individuo.
  • Fase delle operazioni formali. L'ultima delle fasi dello sviluppo cognitivo, tra i dodici anni e l'età adulta, è il periodo in cui l'individuo acquisisce la capacità di gestire il pensiero astratto, riuscendo a trarre conclusioni valide da situazioni del tutto ipotetiche, non vissute, arrivando così a pensare di pensare , cioè, per raggiungere il pensiero metafisico e ragionamento ipotetico deduttivo.

Bisogna notare che, sebbene siano spiegati linearmente, questi stadi non si verificano separati l'uno dall'altro, né come passaggi perfettamente definiti, ma piuttosto che il transito tra l'uno e l'altro è diffuso, variando a seconda dei casi.

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