esposizione

Conoscenza

2022

Spieghiamo cos'è una mostra e com'è una mostra orale, scritta o scientifica. Inoltre, cos'è l'esposizione in fotografia.

Le mostre consentono la diffusione di materiale storico, scientifico o artistico.

Che cos'è una mostra?

Quando parliamo di esporre, esporci o fare una mostra, ci riferiamo a temi che hanno un significato comune, che ha a che fare con il mostrare o insegnare qualcosa agli altri. Questo senso si ritrova già nell'origine stessa della parola esibizione, che risale al latino esposizione (dal verbo esporrò), composto dalle voci ex- ("Esterno") e metterò ("Luogo" o "luogo"), cioè ciò che viene tolto, che viene messo fuori.

L'origine di questa parola risale alle abitudini dell'antica Roma, dove era consuetudine cacciare i bambini di cui si diffidava la paternità, o nati in famiglie con così poche risorse che era impossibile mantenerli.

Questa azione era nota come mostra, e per secoli se ne trovavano reminiscenze nella cultura occidentale, al punto che in tempi più recenti, ai bambini orfani o abbandonati veniva automaticamente assegnato il cognome trovatello, cioè esposto.

Oggigiorno tali pratiche sono disapprovate, e la parola ha acquisito significati meno crudeli, comunque legati a ciò che viene rimosso, posto all'esterno, o esibito perché altri lo contemplino, lo apprendano o lo riconoscano.

Così, ad esempio, le mostre di materiale storico, scientifico o artistico nei musei sono conosciute proprio come mostre, poiché i pezzi sono prelevati dai loro depositi in modo che il pubblico possa vederli, ammirarli e conoscerli.

È anche comune dire che uno è stato "smascherato" nelle sue intenzioni, nel suo modo di essere o in qualche caratteristica della sua personalità o loro emozioni che normalmente è nascosto, celato o non è di buon gusto da mostrare. Quindi, esporre qualcuno può equivalere a tradirlo, accusarlo, mostrarlo agli altri affinché sappiano qualcosa di lui che, altrimenti, sarebbe rimasto segreto.

Presentazione orale

Un altro senso molto comune del verbo esporre ha a che fare con presentazioni, conferenze o presentazioni orali in genere. In essi, uno o più portavoce o specialisti in una materia parlano su un argomento importante in modo che il pubblico sia istruito sull'argomento, a chiarire dubbi oa presentare un problema la cui risoluzione merita la conoscenza di tutti.

Questi tipi di presentazioni sono conosciute come mostre e sono molto frequenti nella sfera politica e accademica. In quest'ultimo, sono utilizzati come meccanismo di valutazione (anche per approvare il ricerca importante: quella che comunemente chiamiamo "difesa" di a tesi) e/o la partecipazione degli studenti alle dinamiche di classe.

Una presentazione orale consiste generalmente, quindi, in una persona che parla di un argomento per un pubblico in ascolto, sempre con l'intenzione di informare, insegnare o condividere il conoscenza. Al termine della mostra, è normale che il pubblico dia la propria opinione, ponga domande o commenti e restituisca all'espositore.

esposizione scritta

Nel caso in cui la presentazione di un argomento (come spiegato nel caso precedente) non sia fatta da una persona che parla, ma attraverso un testo o un insieme di testi scritti, si può parlare di esposizione scritta.

Il saggi, riflessioni, lettere di intenti, monografie e altri documenti simili sono esposizioni scritte, in cui l'autore registra la sua idee o le loro riflessioni su un argomento in modo che in seguito un lettore o un gruppo di essi possa rivederli e capirli.

esposizione scientifica

Dal canto suo, una mostra scientifica, come indica il nome, è dedicata a temi di interesse scientifico-tecnologico. Può essere una presentazione orale o scritta, sotto forma di presentazione, o una mostra museale o fieristica (viaggiante), in cui i presenti vengono istruiti su argomenti scientifici, soprattutto in modo informativo, cioè mirando a un'ampia e pubblico non specializzato.

Esposizione in fotografia

A artetecnica del Fotografia, l'esposizione ha un significato ben preciso: la quantità di luce che entra all'interno della fotocamera (e che, quindi, viene a contatto con il materiale fotosensibile), misurata secondo la formula:

Esposizione = illuminamento x tempo

Nel caso in cui l'esposizione sia molto alta, ce ne saranno molte luce e correrai il rischio di essere sovraesposto, cioè che venga registrata solo la luce bianca. Altrimenti, se l'esposizione è molto bassa, la fotografia tenderà a scurirsi e le informazioni andranno perse nei segmenti anneriti.

L'esposizione è fondamentale per una buona fotografia e può essere gestita attraverso due variabili della fotocamera:

  • L'apertura del diaframma, ovvero quanto si apre la "palpebra" della fotocamera per far passare la luce.
  • La velocità dell'otturatore, ovvero per quanto tempo il materiale fotosensibile è esposto alla luce in entrata.
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