fallimento

Conoscenza

2022

Spieghiamo cos'è il fallimento e l'origine del termine. Inoltre, qual è il suo significato specifico in diversi contesti.

Il fallimento è qualcosa che accade inaspettatamente e ha conseguenze negative.

Che cos'è il fallimento?

Nel linguaggio di tutti i giorni, intendiamo il fallimento come l'opposto di successo, questo è come sinonimo di sconfitta, rovina o caduta. In effetti, il primo significato offerto dal dizionario dell'Accademia Reale Spagnola indica il "risultato negativo di un'azienda o di un'impresa", cioè il fallimento è qualcosa che va irrimediabilmente storto in qualsiasi campo.

Pertanto, definire il fallimento può essere complesso e difficile quanto definire il successo, poiché il suo significato dipende in larga misura dal contesto.

Storicamente, la parola fallimento deriva dal latino basso italiano fallirò, la cui traduzione approssimativa sarebbe "fare a pezzi qualcosa", associando fin dai primi istanti la nozione di fallimento a quella di accidente, cioè a ciò che accade senza che ce lo aspettiamo e che porta con sé considerazioni negative e definitive.

In effetti, non tutti gli incidenti sono un fallimento, e per questo abbiamo la parola serendipità, che descrive un fortunato incidente; Ma è vero che le associazioni emotive e sentimentali che provocano gli incidenti sfortunati sono la base per capire cosa sia il fallimento.

Quindi, quando parliamo di fallimento ci riferiamo a qualcosa che viviamo in termini disastrosi, catastrofici o, almeno, contrari al nostro desiderio. Il fallimento è una situazione sfortunata che non ha scrupoli: un atleta che viene sconfitto dal suo rivale, un esercito che viene massacrato in combattimento, o semplicemente un'azienda che non riesce a essere redditizia e fallisce, per citare alcuni possibili esempi. .

L'unicità della nozione di fallimento è che, nella maggior parte dei suoi sensi, tende a enfatizzare la responsabilità del fallimento, prestando poca attenzione ai dettagli casuali o contestuali.

Pertanto, in una cultura orientata al successo e innovazione come quello di capitalismo dei secoli XX e XXI, insieme all'idea di fallimento, fu gestita l'idea di fallimento: un persona che non riesce, che influenza il modo in cui il società valutare i loro talenti, la loro intelligenza, le loro capacità. Non invano questo termine, "fallito", è usato come insulto in numerosi contesti (come il popolare perdente dall'inglese).

Al contrario, in altri contesti, il fallimento o il fallimento è legato alla nozione di sistema, come avviene in ambito medico: quando si parla di “insufficienza renale acuta”, ad esempio, ci si riferisce alla cessazione improvvisa e definitiva delle funzioni di detti organi (i reni), senza considerare alcun tipo di responsabile.

Anche quando si dice che un intervento chirurgico "è stato un fallimento", non si tende a sottolineare l'incapacità del medico, né a biasimarlo per l'accaduto, che fosse o meno suo responsabilità.

Infine, l'idea di fallimento può essere legata ad alcune patologie emotive come atichifobia o "paura di fallire", che consiste in una paura paralizzante e frustrante di risultati negativi, che impedisce alla persona di correre rischi o intraprendere azioni con le quali potresti raggiungere il successo, a volte anche con relativa facilità.

Segue con: Debolezze di una persona

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