Simboli pasquali

Cultura

2022

Spieghiamo cos'è la Settimana Santa nel calendario cristiano, informazioni su ogni giorno e cosa significa ciascuno dei suoi simboli.

La croce è un simbolo della Settimana Santa ma anche del cristianesimo in generale.

Quali sono i simboli della Settimana Santa?

Il settimana Santa o La Settimana Maggiore è, nel calendario cristiano, una celebrazione a data variabile che commemora ogni anno la passione di Gesù di Nazaret: il suo ingresso a Gerusalemme, la sua ultima cena circondato dai suoi apostoli, il suo arresto, viacrucis e crocifissione, e infine la sua morte e morte, resurrezione. Questa celebrazione dura circa una settimana e si svolge solitamente tra marzo e aprile di ogni anno, ed è solitamente accompagnata da processioni, liturgie messe e festività.

La Settimana Santa copre un'intera settimana, i cui giorni hanno nomi specifici:

  • Domenica delle Palme, che commemora l'ingresso trionfale di Gesù Cristo a Gerusalemme.
  • Lunedì Santo, che rievoca eventi come l'unzione di Gesù nella casa di Lazzaro e la cacciata dei mercanti dal tempio.
  • Martedì Santo, che ricorda l'attesa di Gesù Cristo al tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro.
  • Mercoledì Santo, che ricorda la congiura di Giuda con il Sinedrio per consegnare Gesù ai romani.
  • Giovedì Santo, che ricorda la lavanda dei piedi degli apostoli e l'ultima cena che ebbero con Gesù Cristo, prima che i romani lo imprigionassero.
  • Venerdì Santo, detto anche Venerdì dei Dolori, che ricorda l'interrogatorio di Gesù Cristo, la flagellazione, il viacrucis e infine la sua morte per crocifissione.
  • Sabato di gloria, che rievoca la solitudine di Maria e la vigilia della risurrezione.
  • Domenica di Resurrezione, che commemora la risurrezione del Messia, in piena celebrazione del Pasqua.

Questi eventi sono centrali nella mitologia cristiano e sono contenuti in simboli e rappresentazioni molto diversi, presenti nelle chiese e nei templi, specialmente durante il riti della Settimana Santa. I principali tra questi simboli sono: le palme ei rami; vino e pane; la lavanda dei piedi; il cero pasquale; il colore viola; e la croce.

palme e rami

La Domenica delle Palme ricorda l'accoglienza riservata a Gesù al suo arrivo a Gerusalemme.

Secondo la storia cristiana, quando Gesù di Nazaret fece la sua apparizione a Gerusalemme, a dorso di un asino, il popolo accolse il Messia, stendendo mantelli al suo passaggio e lanciando rami di palma lungo il percorso. Questo gesto di accoglienza viene commemorato ogni Domenica delle Palme, distribuendo tra i parrocchiani foglie di palma, talvolta intrecciate a forma di croce, o rami di altri alberi come bosso, olivo, salice o tasso, in quei luoghi dove la palma è difficile da trovare .

vino e pane

La storia cristiana narra che Gesù di Nazaret, durante il suo ultimo pranzo pasquale e in compagnia dei suoi apostoli, offrì a ciascuno un calice di vino e un pane azzimo. Nel dare loro il vino, Gesù disse loro che era il suo stesso sangue, e nel dare loro il pane, disse loro che era il suo corpo.

Questa divina trasformazione del pane in corpo e del vino in sangue è ciò che viene ricordata nella celebrazione cristiana del Eucaristia, presente ad ogni messa. Durante la Settimana Santa, questi cibi sono usati come simbolo dell'accettazione della fede cristiana durante il Giovedì Santo, poiché i fedeli mangiano il Messia e diventano tutt'uno con lui.

la lavanda dei piedi

Lavarsi i piedi è gesto di estrema umiltà, fratellanza e accettazione dell'altro.

Secondo il Vangelo di San Giovanni, Gesù di Nazaret lavò i piedi a ciascuno dei suoi discepoli prima che consumassero l'ultima cena. Questo gesto era tipico degli schiavi e dei servi dell'epoca, e il fatto che il Messia lo abbia compiuto viene interpretato come un gesto di estrema umiltà, fratellanza e accoglienza dell'altro, al cui servizio ogni buon cristiano è.

In molte comunità religiose cristiane, questo messaggio viene ricordato attraverso la lavanda dei piedi dei fedeli, a volte nelle mani di altri fedeli, a volte nelle mani del sacerdote o del parroco. In questo caso, la pratica si svolge il Giovedì Santo, prima dell'Eucaristia.

il cero pasquale

Il cero pasquale rappresenta il collegamento tra l'inizio e la fine, cioè l'eternità di Gesù Cristo.

Il cero pasquale è un grande cero acceso continuamente su cui sono incise le lettere greche alfa (𝛼) e omega (⍵), la prima e l'ultima dell'alfabeto greco, a segno del collegamento tra inizio e fine fine, che è l'eternità di Gesù Cristo.

È, infatti, un simbolo della Pasqua, ma poiché la risurrezione di Gesù è avvenuta durante la celebrazione ebraica della Pasqua, il cero è interpretato come luce di speranza e di vita, rispetto alle tenebre della sofferenza e della morte. Per questo il cero pasquale viene acceso dalla Veglia pasquale fino alla domenica di Pentecoste.

il colore viola

Attualmente i fedeli che pagano la penitenza vestono di porpora.

Il viola o viola è uno dei colori principali della Settimana Santa. Era un colore usato fin dall'epoca romana come simbolo di penitenza e rinnovamento, e secondo l'Istruzione Generale del Messale Romano è tipico dei tempi di avvento e Prestato.

Numerose rappresentazioni del viacrucis di Gesù di Nazaret lo mostrano vestito con una tunica viola, che è popolarmente conosciuta come l'immagine del Nazareno. Ecco perché oggi vestono di porpora i fedeli che pagano la penitenza o che incarnano il posto di Gesù Cristo nella processione, nel suo doloroso viaggio verso il monte Golgota, dove fu crocifisso.

La Croce

La croce non è solo un simbolo della Settimana Santa, ma della cristianità in generale: è il luogo dove morì Gesù Cristo ed è per questo presente in tutti i templi cristiani, a ricordo del sacrificio di Gesù di Nazaret.

Secondo l'interpretazione cristiana, il suo sacrificio costituiva il gesto di conferma del nuovo patto tra Dio e umanità, poiché quando Gesù Cristo è morto ha pagato per i peccati di tutti. La croce durante la Settimana Santa è visibile praticamente ovunque, negli addobbi, negli abiti, nelle icone religiose e perfino nel segno della croce dei fedeli.

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