polisindeto

Linguaggio

2022

Spieghiamo cos'è un polisindeto e vari esempi, letterari e quotidiani. Inoltre, cos'è un asindeto e altre figure retoriche.

Il polisindeto dona alla frase una sensazione di intensità e insistenza.

Cos'è il polisindetone?

Il polisindetone è a Figura retorica che consiste nell'aggiungere link o congiunzioni a una frase (ad esempio un'enumerazione) di cui normalmente potrebbe fare a meno, per dare un significato preciso a quanto detto. Il nome di questa risorsa deriva dal greco poliziotto ("Molti"), sýn ("Con") e deein ("Legare"), e costituisce l'esatto contrario di asindeto.

Comunemente, l'uso del polisindeto nella lingua letteraria ha lo scopo di dare a quanto detto una sensazione di vertigine, velocità o simultaneità, sopprimendo le pause normalmente aggiunte da virgole, e continuare invece con la catena di frasi tramite collegamenti. Nella lingua comune è molto più raro, non essendo una risorsa particolarmente economica dal punto di vista linguistico.

Ad esempio, nella poesia “A Roosevelt” del poeta nicaraguense Rubén Darío, troviamo i versi:

E sogni. E ama e vibra; ed è la figlia del Sole.
Stai attento. Vivi l'America spagnola!

Osserviamo come il primo versetto utilizzi il nesso "e" in modo così ricorrente, dando alla frase un sentimento di intensità e di insistenza, come se volesse enfatizzare ciascuno dei termini enumerati. Come dire che per l'America spagnola non basta sognare, ma anzi pure gli amori pure vibrare e anche È la figlia del sole (abbiamo appena fatto lo stesso, ma ripetendo "e anche").

Esempi di polisindetone

Altri esempi dell'uso del polisindetone sono i seguenti:

  • In questa vita devi amare e ridere e amare di nuovo.
  • E abbiamo attraversato il fiume di fuoco. E abbiamo scalato la montagna di ghiaccio. E aspettiamo in cima ai venti.
  • Sono andato al supermercato e non sono riuscito a prendere un pomodoro, una patata, una cipolla o un formaggio.
  • E per chi cucinerò, stirerò e servirò il tè caldo con il latte nel pomeriggio quando il mio bambino non c'è?
  • Sulla spiaggia c'erano uccelli, cani, granchi e signore in costume da bagno che si stringevano la pancia.

asindeto

La figura opposta al polisindeto è l'asindeto: la soppressione dei legami e delle congiunzioni in una frase che li porta comunemente. Questa risorsa tende a dare a ciò che generalmente si dice una cadenza solenne e parsimoniosa, cioè più lenta. Così si possono stampare certe sensazioni su quanto detto, facendo appello esclusivamente alla virgola, come negli esempi seguenti:

  • Una città di pazzi, malati, ubriaconi.
  • Sull'acqua galleggiavano le foglie, le ninfee, i sacchetti di plastica della spazzatura.
  • Sogna, vivi, ridi! Cos'altro si può chiedere alla vita?

Altre figure retoriche

Oltre al polisindetone e all'asindeto, ce ne sono altri personaggi letterari di interesse, quali:

  • Etopea. Consiste nella descrizione morale e/o consuetudinaria di un personaggio, permettendo al lettore di conoscerne l'interiorità.
  • Antitesi. Si tratta dell'uso di due termini opposti e complementari, come parte della stessa espressione.
  • sineddoche. È una forma di metafora che prende una parte della cosa per l'intera cosa, o viceversa.
  • Ossimoro. Consiste nell'uso armonico nella stessa espressione di due termini di significato opposto o inconciliabile, al fine di ottenere un'immagine esteticamente potente, ma contraria alla logica.
  • pleonasmo. L'esatto opposto dell'ossimoro, consiste nell'uso ripetitivo o ridondante di due termini che hanno lo stesso significato, per sottolineare o sottolineare quanto detto.
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