morbilità

Salute

2022

Spieghiamo qual è la morbilità o morbilità di una malattia e le differenze con la mortalità. Inoltre, i tassi di morbilità.

La morbilità è la frequenza di comparsa di una malattia rispetto alla popolazione.

Che cos'è la morbilità?

In epidemiologia e statistiche, morbilità o morbilità è la proporzione di individui che contraggono una specifica malattia in un dato luogo e periodo di tempo. Cioè, si tratta di frequenza di insorgenza della malattia rispetto a popolazione: maggiore è il tasso di morbilità di una malattia, maggiore è il numero di persone da essa afflitti entro il termine preso in considerazione.

Questo termine deriva dalla parola latina morboso, che significa "malato", ed espresso in termini percentuali, è uno degli indicatori più utili quando si pianificano strategie per salute pubblica, ad esempio, quando si tratta di un'epidemia. Da non confondere con mortalità, un indicatore statistico completamente diverso.

Tassi di morbilità

Comunemente, vengono utilizzati due diversi tassi di morbilità, a seconda delle informazioni specifiche necessarie:

  • Tasso di prevalenza. Si riferisce alla frequenza totale dei casi di malattia, sia nuovi che vecchi, registrati in un determinato momento (prevalenza puntuale) o in un periodo (prevalenza periodo).
  • Tasso di incidenza. Si riferisce invece alla velocità con cui si diffonde la malattia, cioè al tasso di contagio o quantomeno al numero di nuove infezioni durante un certo periodo di tempo.

In entrambi i casi, il calcolo del tasso di morbilità di una malattia è sempre accompagnato dalle informazioni del periodo studiato e dal regione geografica ricercato.

Morbilità e mortalità

Se il tasso di morbilità si riferisce alla velocità con cui una malattia si diffonde in un determinato periodo e in un'area specifica, il tasso di mortalità si riferisce al numero di decessi che si verificano in una determinata area e periodo.

Tale mortalità può riferirsi sia a tutti i decessi, qualunque ne sia la causa (tasso di mortalità generale), oppure a decessi derivanti da una causa specifica (tasso di mortalità particolare).

Pertanto, in epidemiologia, è comune studiare una malattia sia dal suo tasso di morbilità (numero di casi registrati) che dalla mortalità (numero di decessi causati da essa), per avere un'idea, dalle statistiche, di quanto sia letale la malattia e quanto facilmente si diffonde.

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