otaku

Cultura

2022

Spieghiamo cos'è un otaku, l'origine del termine e il suo significato originario. Inoltre, come l'animazione giapponese è diventata popolare.

La cultura otaku ha un impatto economico di due milioni di yen.

Cos'è un otaku?

Il termine giapponese otaku è stato adottato in Occidente per riferirsi agli appassionati del mondo di fumetti e illustrazione giapponese, nelle rispettive varianti del manica, anime e, in misura minore, Dramma. Questo uso del termine deriva da a prova di Akio Nakamori del 1983, pubblicato sulla rivista Manga Burikko, ma negli anni '80 e '90 è diventato popolare man mano che questa particolare sottocultura è cresciuta.

Il sovraffollamento del mondo otaku e dei suoi seguaci in Occidente è sorto con il "boom" dell'animazione giapponese avvenuto negli ultimi due decenni del XX secolo e che ha attirato soprattutto il pubblico giovane e infantile.

Questa sottocultura godeva di un'ambigua valutazione sociale. Era commercialmente popolare, ma allo stesso tempo c'era una certa negatività in Giappone, a seguito dei resoconti dei media del cosiddetto "assassino di Otaku" giapponese, Tsutomu Miyazaki (1962-2008), che tra il 1988 e il 1989 ha rapito e assassinato quattro ragazze su quattro e sette anni.

In termini generali, gli individui ossessivamente interessati all'immaginario giapponese del fumetto e dell'animazione sono classificati come otaku: le loro narrazioni, le loro caratteri, il suo linguaggio iconico e i suoi echi in altri formati commerciali, come i videogiochi o i giochi di ruolo.

Tra le loro pratiche abituali vi sono la japanphilia (adozione della cultura giapponese), il travestimento (cosplay), la rappresentazione di personaggi popolari e la massiccia concentrazione su convenzioni specializzate.

Tuttavia, il mondo degli otaku può essere molto vario e avere molte ramificazioni, a seconda degli stili di animazione e fumetti consumati, o della sua associazione con artisti e musicisti della scena pop. L'impatto economico prodotto, nella sua interezza, dalla cultura otaku è stimato in due milioni di yen.

Nel suo contesto originale, il termine giapponese otaku si riferisce alla casa di qualcun altro e, per estensione, è usato come pronome personale di seconda persona formale o onorifico, approssimativamente equivalente a "tu" in spagnolo. Questo uso della parola differisce dal suo uso nella sfera colloquiale e commerciale in quanto quest'ultimo è scritto solo in hiragana (お た く) o katakana (オ タ ク).

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