Spieghiamo cos'è la bestemmia, perché è peccato e l'origine del termine. Inoltre, in quali contesti è considerato un crimine.
Una blasfemia può essere considerata un crimine nei regimi teocratici.Cos'è la blasfemia?
Una bestemmia è un insulto o una parola offensiva rivolta a Dio o alla maestà divina, che è generalmente considerata dal religioni monoteista come un peccato grave, e anche come a crimine punibile nei regimi teocratico o confessionale.
Il parola "Blasfemia" deriva dal greco blaptein, "ferire" e feme, "Reputazione", tanto che inizialmente il termine descriveva semplicemente un insulto o una forma di derisione verbale. Ma l'uso che se ne è fatto in generale in tutta la storia lo lega al divino o al sacro, e quindi lo considera una forma di trasgressione o sacrilegio.
Infatti, nel corso della storia ce ne sono stati diversi legislazione contro la blasfemia, nata all'interno di società cristiane o musulmane, in entrambi i casi puniti con la morte. Mentre in Occidente questi tipi di reati furono aboliti dal libertà di espressione e la libertà di culto, in gran parte a causa della rivoluzione francese del 1789, in altri regioni culturali è possibile trovarli ancora nel XXI secolo.
Ora, ciò che costituisce blasfemia o meno dipende dai codici e dal dottrina specifico di una religione. Così, ad esempio, per il Islam Qualsiasi forma di rappresentazione visiva del loro profeta Maometto o di Dio è blasfema o sacrilega, e gruppi islamici radicali hanno potuto, ad esempio, piazzare bombe in un giornale satirico francese come rappresaglia per la pubblicazione di vignette del profeta.