fonema

Linguaggio

2022

Spieghiamo cos'è un fonema in linguistica e le sue caratteristiche. Inoltre, cosa sono i grafemi, la fonologia e la fonetica.

I fonemi sono rappresentazioni astratte dei suoni di una lingua.

Che cos'è un fonema?

In linguistica (e più specificamente, in fonologia) l'unità minima del suono di una lingua, cioè a un'astrazione teorica che corrisponde a ciascuno dei suoni articolati quando si parla a idioma.

Detto più facilmente, i fonemi sono immagini acustiche mentali, cioè non sono suoni reali e fisici, ma le unità di uno schema di suoni contemplato in qualsiasi lingua: lo spagnolo ha i suoi fonemi, l'inglese ha i suoi, e quando impariamo un nuova lingua, dobbiamo anche imparare i suoi suoni, cioè i suoi fonemi.

I fonemi sono l'unità base dello studio fonetico-fonologico di una lingua, poiché rappresentano i suoni che la lingua gestisce, indipendentemente dalle possibili varianti che esistono quando si parla, cioè quando si materializza la lingua in suoni reali. Quindi, un fonema specifico corrisponde, in teoria, a un suono reale specifico, noto come telefono.

Tuttavia, dato che i parlanti della stessa lingua possono variare notevolmente le loro modalità di pronuncia (senza parlare lingue diverse), per motivi personali, dialettali o linguistici, in realtà un fonema può corrispondere a uno o più telefoni (cioè uno o più varianti di materializzazione. Diversi telefoni dello stesso fonema sono noti come allofoni.

Questo è ciò che accade, ad esempio, con il fonema / d / nella parola dado (/dice /), che nella prima consonante non suona esattamente come nella seconda, poiché quest'ultima è in posizione intervocalica. Quindi, pur essendo lo stesso fonema (cioè la stessa immagine mentale del suono necessario per pronunciare la parola), si realizza o si materializza in questo caso in due modi diversi, cioè in due telefoni diversi: [d ] e [D].

La fonologia è la disciplina che studia i fonemi, mentre la disciplina che si concentra sui telefoni è nota come fonetica. Questa distinzione è essenzialmente la stessa di quella tra i concetti di linguaggio e parla proposto dal linguista Ferdinand de Saussure (1857-1913): al primo corrisponde l'ordine mentale e collettivo della lingua, mentre al secondo la sua materializzazione individuale.

Caratteristiche del fonema

I fonemi sono caratterizzati da quanto segue:

  • Sono immagini mentali acustiche, cioè tracce o rappresentazioni astratte dei suoni che si articolano quando si parla una lingua. Non sono, quindi, i suoni reali stessi (telefoni).
  • I fonemi sono finiti e invariabili nella lingua, costituiscono un ordine chiuso a cui è difficile aggiungere o sottrarre suoni, a differenza dei telefoni, che sono moltissimi e possono variare enormemente da un parlante all'altro.
  • I fonemi si oppongono ed escludono a vicenda, in modo tale che solo uno di essi (beh, la loro materializzazione) può occupare un posto nella catena dei suoni del discorso. I significati associati a ciascuna parola dipendono da quella distinzione fondamentale. Ad esempio: /papa/ e /mapa/ si distinguono nella scelta tra /p/ e /m/, da cui dipende un significato o l'altro.
  • Quando si tratta di essere rappresentati per iscritto, di solito sono scritti tra barre (/phoneme /), mentre i telefoni sono racchiusi tra parentesi quadre ([phone]). I simboli utilizzati per queste rappresentazioni provengono dall'alfabeto fonetico internazionale (AFI).
  • I fonemi corrispondono al livello fonologico dell'analisi del linguaggio, mentre i telefoni corrispondono al livello fonetico dell'analisi del linguaggio.

Fonema e grafema

Così come esistono i fonemi, che sono astrazioni del suono della lingua, esistono anche i grafemi, che sono le unità minime della scrittura di una lingua. Sono convenzionalmente scritti tra diples o antilambdas () e rappresentano ciascuna delle linee necessarie per rappresentare i suoni della lingua per iscritto, cioè per scrivere una parola.

Tuttavia, la relazione tra un grafema e un dato fonema è arbitraria: lo stesso fonema può corrispondere a due grafemi diversi, come avviene con /b/ e grafemi si; oppure un grafema può non corrispondere a nessun suono, come avviene con il muto. Per evitare tali complessità, sia la fonetica che la fonologia utilizzano l'alfabeto fonetico internazionale (AFI).

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